IL CONGO E’ ANCHE BELLEZZA….
… bellezza imponente e maestosa, colore e profumo di foreste pluviali e di flora variopinta. È memoria di un passato coloniale che ha lasciato ricordi di schiavitù e deportazioni e testimonianze di architetture europee che ancora danno bella mostra di sé.
L’Accademia delle Belle Arti di Kinshasa è un bel campus, con i padiglioni immersi nel verde e una gran quantità di opere scultorie e pittoriche sparse ovunque. Il livello e la qualità delle opere è di tutto rispetto, con richiami alla tradizione ma con riusciti tentativi di esprimere attraverso l’informale e il colore una creatività gradevole e nelle corde dei canoni espressivi europei. Sono 1500 circa gli studenti iscritti ai corsi ma Eléonore, una delle insegnanti, che ha lasciato Strasburgo per venire ad insegnare in questa parte del mondo, ci dice che solo una parte di essi è assidua frequentatrice. Un atelier mostra ad un pubblico, si spera acquirente, una discreta raccolta di opere e di insegnanti. Gli edifici sono quasi tutti ad un piano, il modello è quello del capannone industriale, nobilitato da decorazioni pittoriche, che ne ingentiliscono l’aspetto e rendono il parco uno spazio godibile.
Enrico Mascelloni, il critico d’arte africana che viene con noi in questo viaggio, ha l’incarico da Benetton di selezionare i 100 artisti più significativi dell’arte contemporanea dei Paesi dell’Africa, per un grande allestimento in preparazione per la Biennale di Venezia. La visita all’Accademia delle Belle Arti di Kinshasa non poteva mancare e la nostra visita era stata prevista e programmata dallo stesso Enrico, che è arrivato a Kinshasa qualche giorno prima di noi. L’incontro, molto formale, con il direttore e con i docenti dell’Istituto, avviene con prese di parola di rito a turno da parte di tutti nelle gerarchie di grado e dichiarazioni di benvenuto. L’interesse per GSI Italia è dettato da due loro attese: capire come una Ong europea, che utilizza l’arte contemporanea come forma di fundraising sociale, possa essere loro utile e come l’esperienza e l’idoneità della stessa a candidare progetti nell’ambito dei bandi europei possa prestarsi al loro coinvolgimento in ambito internazionale.